B24 ANNOTAZIONI p. 150

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tengono alla cosmografia, gli uomini non sapendo quel-
lo che durante la notte il sole operasse
o patisse, fecero intorno a questo particolare
molte e belle immaginazioni, secondo la vi-
vacità e la freschezza di quella fantasia che
oggidì non si può chiamare altrimenti che
fanciullesca, ma pure in ciascun’altra età de-
gli antichi poteva poco meno che nella pue-
rizia. E se alcuni s’immaginarono che il sole
si spegnesse la sera e che la mattina si rac-
cendesse, altri si persuasero che dal tramon-
to si posasse, e dormisse fino all’aggiornare; e
Mimnermo, poeta greco antichissimo, pone il
letto del sole in un luogo della Colchide. Ste-
sicoro (1), Antimaco (2), Eschilo (3), ed
esso Mimnermo (4) più distintamente degli
altri dice anche questo, che il sole dopo ca-
lato si pone a giacere in un letto concavo a
uso di navicella, tutto d’oro, e così dormen-
do naviga per l’Oceano da ponente a levante.


(1) ap. Atheneum, l. 11, c. 38. Ed. Schveighaeuser, tom. 4, p. 237.
(2) ap. eumd. loc. cit. p. 238.
(3) Heliad. ap. eumd. l. c.
(4) Nannone, ap. eumd. loc. cit. c. 39, p. 239.