B24 ANNOTAZIONI p. 167

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aurati vezzi (1) che portava al collo quel
giovanetto indiano descritto da Ovidio per
galante e magnifico nell’ornamento della per-
sona, sarebbe stata una miseria che non fos-
sero d’oro solido; che la pioggia aurata di
Claudiano (2) è pioggia d’oro del finissimo;
che l’asta aeratae cuspidis nelle Metamor-
fosi d’Ovido (3) è probabile ch’abbia la
punta di rame o di ferro, e in ultimo che
gli aerati nodi (4), l’aeratae catenae (5)
e l’aerata pila (6) di Properzio sono altresì
di ferro o di rame. Posto dunque che sia
ben detto aeratus in vece di aereus; aura- aura-
tus, ed aurato, orato o dorato in vece d’au-
reus e d’aureo; argentato o inargentato in
vece d’argenteo; non potrà stare che ferrato
in vece di ferreo sia detto male. Ed eccoti fra
i latini Valerio Flacco nel sesto libro chia-
ma ferrate certe immagini di ferro. Densi-


(1) Ovid. Metam. l. 5, v. 52.
(2) De laud. Stilic. l. 3, v. 226.
(3) L. 5, v. 9.
(4) Propert. l. 2, Eleg. 20, al. 16, v. 9.
(5) V. 11.
(6) L. 4, El. 1, v. 78.