Differenze tra le versioni di "B24 ANNOTAZIONI p. 168"

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que'' (9) ''levant vexilla''  
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que'' (1) ''levant vexilla Coralli, Barbaricae''  
''Coralli, Barbaricae queis signa rotae, FERRATAQUE dorso''  
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''queis signa rotae, FERRATAQUE dorso''  
''FORMA Suum''. Lascio stare che dove nel terzo delle Georgi-
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''FORMA Suum''. Lascio stare che dove nel  
che (10) si legge, ''Primaque ferratis praefigunt ora capistris'',  
+
terzo delle Georgiche (2) si legge, ''Prima''-
dice Servio che ''ferrati'' sta per ''duri'': intende che sia metafori-
+
''que ferratis praefigunt ora capistris'', dice
co, e salvo questo, viene a dire che sta per ''ferrei'': sicchè, o  
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Servio che ''ferrati'' sta per ''duri'': intende che  
ragione o torto ch’egli abbia in questo luogo, mostra che ''fer''-
+
sia metaforico, e salvo questo, viene a dire  
''ratus'' nel sentimento di ''ferreus'' non gli sa nè di vizioso nè strano.  
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che sta per ''ferrei'': sicchè, o ragione o torto  
Queste tali non sono metafore, cioè traslazioni, ma catacresi,  
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ch’egli abbia in questo luogo, mostra che  
o vogliamo dire, come in latino, abusioni: la qual figura dif-
+
''ferratus'' nel sentimento di ''ferreus'' non gli sa  
ferisce sostanzialmente dalla metafora, in quanto la metafora  
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nè di vizioso nè strano. Queste tali non sono  
trasportando la parola a soggetti nuovi e non propri, non le  
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metafore, cioè traslazioni, ma catacresi, o
toglie per questo il significato proprio (eccetto se il metaforico  
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vogliamo dire, come in latino, abusioni: la  
a lungo andare non se lo mangia, connaturandosi col vocabolo),  
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qual figura differisce sostanzialmente dalla  
ma, come dire, glielo accoppia con un altro o con più d’uno,  
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metafora, in quanto la metafora trasportando
raddoppiando o moltiplicando l’idea rappresentata da essa pa-
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la parola a soggetti nuovi e non propri, non  
rola. Dovechè la  
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le toglie per questo il significato proprio (ec-
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cetto se il metaforico a lungo andare non se  
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lo mangia, connaturandosi col vocabolo), ma,  
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come dire, glielo accoppia con un altro o con  
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più d’uno, raddoppiando o moltiplicando l’i-
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dea rappresentata da essa parola. Dovechè la  
  
  
(9) V. 89.
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(1) V. 89.
(10) V. 399.
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(2) V. 399.
  
 
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Versione delle 14:11, 22 feb 2020

p. 167 ← → p. 169

B24168.jpg


que (1) levant vexilla Coralli, Barbaricae
queis signa rotae, FERRATAQUE dorso
FORMA Suum. Lascio stare che dove nel
terzo delle Georgiche (2) si legge, Prima-
que ferratis praefigunt ora capistris, dice
Servio che ferrati sta per duri: intende che
sia metaforico, e salvo questo, viene a dire
che sta per ferrei: sicchè, o ragione o torto
ch’egli abbia in questo luogo, mostra che
ferratus nel sentimento di ferreus non gli sa
nè di vizioso nè strano. Queste tali non sono
metafore, cioè traslazioni, ma catacresi, o
vogliamo dire, come in latino, abusioni: la
qual figura differisce sostanzialmente dalla
metafora, in quanto la metafora trasportando
la parola a soggetti nuovi e non propri, non
le toglie per questo il significato proprio (ec-
cetto se il metaforico a lungo andare non se
lo mangia, connaturandosi col vocabolo), ma,
come dire, glielo accoppia con un altro o con
più d’uno, raddoppiando o moltiplicando l’i-
dea rappresentata da essa parola. Dovechè la


(1) V. 89.
(2) V. 399.