Differenze tra le versioni di "B24 ANNOTAZIONI p. 171"

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denotare con quell’''ahenea''. E nello stesso  
 
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Poliziano, poco avanti al predetto luogo (3),  
 
Poliziano, poco avanti al predetto luogo (3),  
il ''ferrato inferno'' è ''spietato'' o ''inesorabile'' e  
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il ''ferrato inferno'' è ''spietato'' o <span style="background-color:yellow;">[[inesorabile, e|''inesorabile'' e]]</span>
 
se non fosse la traslazione, ''ferreo''. Di più  
 
se non fosse la traslazione, ''ferreo''. Di più  
 
troverai nel Chiabrera (4) un ''ferrato usbergo'',  
 
troverai nel Chiabrera (4) un ''ferrato usbergo'',  

Versione attuale delle 12:27, 14 apr 2020

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B24171.jpg


ferro, come sono anche le più triste porte
di questo mondo, ma dee volere che sieno
di ferro, come si possono immaginare le porte
di casa del diavolo, che non ha carestia di
metalli, essendo posta sotterra, nè anche di
fuoco da fonderli, essendo come una fornace.
Altrimenti quell’aggettivo nel detto luogo a-
vrebbe del fiacco pur assai. Così quando Pro-
perzio (1) chiamò ferrata la casa di Danae,
ferratam Danaes domum, si può stimare che
non avesse riguardo a’ saliscendi o a’ paletti
delle porte nè agl’ingraticolati che potevano
essere alle finestre, ma volesse intendere ch’el-
la fosse di ferro, come Orazio (2) la fece
di bronzo, o d’altro metallo ch’ei volesse
denotare con quell’ahenea. E nello stesso
Poliziano, poco avanti al predetto luogo (3),
il ferrato inferno è spietato o inesorabile e
se non fosse la traslazione, ferreo. Di più
troverai nel Chiabrera (4) un ferrato usbergo,
il quale io mi figuro che sia di ferro; e nel


(1) L. 2, El. 20, al. 16, v. 12.
(2) L. 3, Od. 16, v. 1.
(3) At. 3, v. 39, p. 42.
(4) Canz. Era tolto di fasce Ercole appena, st. 7.