Differenze tra le versioni di "B24 ANNOTAZIONI p. 181"

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miracolo come quelli delle Trasformazioni  
 
miracolo come quelli delle Trasformazioni  
d’Ovidio. Già sai che da un pezzo addietro non è cosa più  
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d’Ovidio. Già sai che da un pezzo addietro  
giornaliera e che faccia meno maraviglia del veder la gente  
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non è cosa più giornaliera e che faccia meno  
effeminata. Ma lasciando questo, considera primieramente che  
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maraviglia del veder la gente effeminata.  
la voce ''margine'', in quanto significa ''estremità'', ''orlo'', ''riva'', ha  
+
Ma lasciando questo, considera primieramente  
l’uno e l’altro genere; e secondariamente che ''margine'' e ''margo''  
+
che la voce ''margine'', in quanto significa ''e''-
non sono due parole, ma una medesima con due varie termi-
+
''stremità'', ''orlo'', ''riva'', ha l’uno e l’altro ge-
nazioni, quella del caso ablativo singolare di ''margo'' voce la-
+
nere; e secondariamente che ''margine'' e ''mar''-
tina, e questa del nominativo. Dunque, siccome dicendo, per  
+
''go'' non sono due parole, ma una medesima  
esempio, ''imago'' in vece d’''imagine'', tu non fai mica una voce  
+
con due varie terminazioni, quella del caso  
mascolina, ma femminina, perchè ''imagine'' è sempre tale; pa-
+
ablativo singolare di ''margo'' voce latina, e  
rimente se dirai ''margo'' in iscambio, non di ''margine'' sostantivo  
+
questa del nominativo. Dunque, siccome di-
mascolino, ma di quell’altro ''margine'' ch’è femminino, avrai  
+
cendo, per esempio, ''imago'' in vece d’''ima''-
''margo'' non già maschio, non già ermafrodito, ma tutto fem-
+
''gine'', tu non fai mica una voce mascolina,  
mina bella e fatta in un momento, come la sposa di Pigma-
+
ma femminina, perchè ''imagine'' è sempre ta-
lione, che fino allo sposalizio era stata di genere neutro. O  
+
le; parimente se dirai ''margo'' in iscambio, non  
pure (volendo una trasmutazione più naturale) come l’amico  
+
di ''margine'' sostantivo mascolino, ma di quel-
di Fiordispina; se non che questa similitudine cammina a ro-
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l’altro ''margine'' ch’è femminino, avrai ''mar''-
vescio del caso nostro in quanto ai generi.
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''go'' non già maschio, non già ermafrodito, ma  
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tutto femmina bella e fatta in un momento,  
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come la sposa di Pigmalione, che fino allo  
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sposalizio era stata di genere neutro. O pure
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(volendo una trasmutazione più naturale) co-
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me l’amico di Fiordispina; se non che que-
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sta similitudine cammina a rovescio del caso  
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nostro in quanto ai generi.
  
  

Versione delle 20:32, 25 mar 2020

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B24181.jpg


miracolo come quelli delle Trasformazioni
d’Ovidio. Già sai che da un pezzo addietro
non è cosa più giornaliera e che faccia meno
maraviglia del veder la gente effeminata.
Ma lasciando questo, considera primieramente
che la voce margine, in quanto significa e-
stremità, orlo, riva, ha l’uno e l’altro ge-
nere; e secondariamente che margine e mar-
go non sono due parole, ma una medesima
con due varie terminazioni, quella del caso
ablativo singolare di margo voce latina, e
questa del nominativo. Dunque, siccome di-
cendo, per esempio, imago in vece d’ima-
gine, tu non fai mica una voce mascolina,
ma femminina, perchè imagine è sempre ta-
le; parimente se dirai margo in iscambio, non
di margine sostantivo mascolino, ma di quel-
l’altro margine ch’è femminino, avrai mar-
go non già maschio, non già ermafrodito, ma
tutto femmina bella e fatta in un momento,
come la sposa di Pigmalione, che fino allo
sposalizio era stata di genere neutro. O pure
(volendo una trasmutazione più naturale) co-
me l’amico di Fiordispina; se non che que-
sta similitudine cammina a rovescio del caso
nostro in quanto ai generi.