B24 ANNOTAZIONI p. 182

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    V, 2. Le varie note
            Dolor non finge.
    Cioè non forma, non foggia, secondo che suona il verbo
fingere a considerarlo assolutamente. Non è roba di Crusca. Ma
è farina del Rucellai già citato più volte. Indi (1) potrai veder,
come vid’io, Il nifolo, o proboscide, come hanno Gl’indi ele-
fanti, onde con esso FINGE (parla dell’ape) Sul rugiadoso
verde e prende I FIGLI. E dello Speroni (2). Egli al fin trovi
una donna ove Amore con maggior magistero e miglior sub-
bietto, conforme agli alti suoi meriti LO voglia FINGERE ed
iscolpire. È similmente del Caro nell’Apologia (3); la quale,
avanti che uscisse, fu riscontrata coll’uso del parlar fiorentino
e ritoccata secondo il bisogno da quel medesimo (4) che nel-
l’Ercolano fece la famosa prova di rannicchiare tutta


(1) Api, v. 986 e seguenti.
(2) Dial d’Amore. Dialoghi dello Sper. Ven. 1596, p. 25.
(3) Parma 1558, p. 25.
(4) Caro Lett. famil. ed. Comin. 1734, vol. 2, let. 77, p. 121.