Differenze tra le versioni di "B24 ANNOTAZIONI p. 185"
Riga 10: | Riga 10: | ||
te, cioè senza caso. ''Quanto'' (1) ''GIOVA a'' | te, cioè senza caso. ''Quanto'' (1) ''GIOVA a'' | ||
''mirar pender da un’erta Le capre e pascer'' | ''mirar pender da un’erta Le capre e pascer'' | ||
− | ''questo e quel virgulto''! E il Rucellai fra gli | + | ''questo e quel virgulto''! E il <span style="background-color:yellow;">[[Rucellai, fra|Rucellai fra]]</span> gli |
altri, adopera nella stessa forma la voce ''gra''- | altri, adopera nella stessa forma la voce ''gra''- | ||
''dire''. ''Quanto'' (2) ''GRADISCE il vederle ir'' | ''dire''. ''Quanto'' (2) ''GRADISCE il vederle ir'' |
Versione attuale delle 13:51, 14 apr 2020
spiri accoglia. Ed io son un di quei CHE ’l
pianger GIOVA. Il Poliziano usa il verbo
giovare in questa significazione assolutamen-
te, cioè senza caso. Quanto (1) GIOVA a
mirar pender da un’erta Le capre e pascer
questo e quel virgulto! E il Rucellai fra gli
altri, adopera nella stessa forma la voce gra-
dire. Quanto (2) GRADISCE il vederle ir
volando Pe i lieti paschi e per le tenere er-
be! Dice delle api.
IV, 8. Me non asperse
Del soave licor l’avara ampolla
Di Giove.
Vuole intendere di quel vaso pieno di
felicità che Omero (3) pone in casa di Gio-
ve; se non che Omero dice una botte, e Saf-
fo un’ampolla, ch’è molto meno, come tu
vedi: e il perchè le piaccia di chiamarlo così,
domandalo a quelli che sono pratichi di que-
sta vita.
(1) Stanze, l. 1, st. 18.
(2) Api, v. 199.
(3) Il l. 24, v. 527.