N35 XXVIII. A se stesso p. 133

Da wikileopardi.

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XXVIII.
A SE STESSO.


1 Or poserai per sempre,
2 Stanco mio cor. Perì l’inganno estremo,
3 Ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
4 In noi di cari inganni,
5 Non che la speme, il desiderio è spento.
6 Posa per sempre. Assai
7 Palpitasti. Non val cosa nessuna
8 I moti tuoi, nè di sospiri è degna
9 La terra. Amaro e noia
10 La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
11 T’acqueta omai. Dispera
12 L’ultima volta. Al gener nostro il fato
13 Non donò che il morire. Omai disprezza
14 Te, la natura, il brutto
15 Poter che, ascoso, a comun danno impera,
16 E l’infinita vanità del tutto.