Differenze tra le versioni di "NR25 Annotazioni p. 804"

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CANZONE SESTA.
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&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;''I'', 1 &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Poi che divelta, ne la tracia polve  
I, 1 Poi che divelta, ne la tracia polve  
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&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Giacque........................................  
Giacque........................................  
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&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Prepara.
Prepara.
 
  
Acciò che questa mutazione di Tempo non abbia a pregiu-
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&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Acciò che questa mutazione di Tempo non abbia a pregiu-
 
dicare agli stomachi gentili de’ pedagoghi, la medicheremo con  
 
dicare agli stomachi gentili de’ pedagoghi, la medicheremo con  
un pizzico d’autorità virgiliana. Postquam res Asiae, Priamique  
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un pizzico d’autorità virgiliana. ''Postquam res Asiae, Priamique''
evertere gentem Immeritam VISUM Superis, CECIDITQUE su-
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''evertere gentem Immeritam VISUM Superis, CECIDITQUE su''-
perbum Ilium et omnis humo FVMAT neptunia Troia; Diversa  
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''perbum Ilium et omnis humo FVMAT neptunia Troia; Diversa''
exsilia et desertas quaerere terras Auguriis AGIMUR Divum (1).  
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''exsilia et desertas quaerere terras Auguriis AGIMUR Divum'' (1).  
Irim de caelo MISIT saturnia Iuno Iliacam ad classem, vento-
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''Irim de caelo MISIT saturnia Iuno Iliacam ad classem, vento''-
sque ADSPIRAT eunti (2). Ille intra tecta vocari IMPERAT et  
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''sque ADSPIRAT eunti (2). Ille intra tecta vocari IMPERAT et''
solio medius CONSEDIT avito (3). At non sic phrygius PENE-
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''solio medius CONSEDIT avito (3). At non sic phrygius PENE''-
TRAT Lacedaemona pastor, Ledaeamque Helenam troianas VEXIT  
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''TRAT Lacedaemona pastor, Ledaeamque Helenam troianas VEXIT''
ad urbes (4). Haec AIT, et liquidum ambrosiae DIFFUNDIT  
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''ad urbes (4). Haec AIT, et liquidum ambrosiae DIFFUNDIT''
odorem, Quo totum nati corpus PERDUXIT (5). Reco questi soli  
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''odorem, Quo totum nati corpus PERDUXIT'' (5). Reco questi soli  
 
esempi dei mille e più che si potrebbero cavare dal solo Vir-
 
esempi dei mille e più che si potrebbero cavare dal solo Vir-
 
gilio, accuratissimo e compitissimo sopra tutti i poeti del mondo.
 
gilio, accuratissimo e compitissimo sopra tutti i poeti del mondo.
II, 2. De le trepide larve.
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&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;''II'', 2. De le trepide larve.
Trepidus è quel che sarebbe tremolo o pure agitato, e trepidare  
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&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;''Trepidus'' è quel che sarebbe ''tremolo'' o pure ''agitato'', e ''trepidare''
latino è come tremolare o dibattersi. E perchè la paura fa che l’ani-
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latino è come ''tremolare'' o ''dibattersi''. E perchè la paura fa che l’ani-
male trema e s’agita, però le dette voci spesse volte s’adoperano a  
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male trema e s’agita, però le dette voci spesse volte <span style="background-color:yellow;">[[s’adoperano]]</span> a  
 
significazione della paura; non che dinotino la paura assolutamente  
 
significazione della paura; non che dinotino la paura assolutamente  
 
nè di proprietà loro. E spessissime volte non hanno da far niente  
 
nè di proprietà loro. E spessissime volte non hanno da far niente  
 
con questa passione, e quando s’appagano del senso proprio  
 
con questa passione, e quando s’appagano del senso proprio  
 
e quando anche non s’appagano. Ma la Crusca termina il si-
 
e quando anche non s’appagano. Ma la Crusca termina il si-
gnificato di trepido in quello di timoroso. Va errata: e se non  
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gnificato di ''trepido'' in quello di ''timoroso''. Va errata: e se non  
 
credi a me, che non son venuto al mondo fra il dugento e il  
 
credi a me, che non son venuto al mondo fra il dugento e il  
 
seicento, e non ho messo i lattaiuoli nè fatto a stacciabburatta  
 
seicento, e non ho messo i lattaiuoli nè fatto a stacciabburatta  
 
in quel di Firenze, credi al Rucellai, ch’ebbe l’una e l’altra  
 
in quel di Firenze, credi al Rucellai, ch’ebbe l’una e l’altra  
virtù. Allor (6) concorron TREPIDE, e ciascuna Si mostra ne
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virtù. ''Allor'' (6) ''concorron TREPIDE, e ciascuna Si mostra ne''
  
  

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NR25804.jpg


                                CANZONE SESTA.

    I, 1             Poi che divelta, ne la tracia polve
            Giacque........................................
            Prepara.

    Acciò che questa mutazione di Tempo non abbia a pregiu-
dicare agli stomachi gentili de’ pedagoghi, la medicheremo con
un pizzico d’autorità virgiliana. Postquam res Asiae, Priamique
evertere gentem Immeritam VISUM Superis, CECIDITQUE su-
perbum Ilium et omnis humo FVMAT neptunia Troia; Diversa
exsilia et desertas quaerere terras Auguriis AGIMUR Divum (1).
Irim de caelo MISIT saturnia Iuno Iliacam ad classem, vento-
sque ADSPIRAT eunti (2). Ille intra tecta vocari IMPERAT et
solio medius CONSEDIT avito (3). At non sic phrygius PENE-
TRAT Lacedaemona pastor, Ledaeamque Helenam troianas VEXIT
ad urbes (4). Haec AIT, et liquidum ambrosiae DIFFUNDIT
odorem, Quo totum nati corpus PERDUXIT (5). Reco questi soli
esempi dei mille e più che si potrebbero cavare dal solo Vir-
gilio, accuratissimo e compitissimo sopra tutti i poeti del mondo.
        II, 2. De le trepide larve.
    Trepidus è quel che sarebbe tremolo o pure agitato, e trepidare
latino è come tremolare o dibattersi. E perchè la paura fa che l’ani-
male trema e s’agita, però le dette voci spesse volte s’adoperano a
significazione della paura; non che dinotino la paura assolutamente
nè di proprietà loro. E spessissime volte non hanno da far niente
con questa passione, e quando s’appagano del senso proprio
e quando anche non s’appagano. Ma la Crusca termina il si-
gnificato di trepido in quello di timoroso. Va errata: e se non
credi a me, che non son venuto al mondo fra il dugento e il
seicento, e non ho messo i lattaiuoli nè fatto a stacciabburatta
in quel di Firenze, credi al Rucellai, ch’ebbe l’una e l’altra
virtù. Allor (6) concorron TREPIDE, e ciascuna Si mostra ne


(1) Aen. l. 3, v. 1.
(2) L. 5, v. 607.
(3) L. 7, v. 168.
(4) V. 363.
(5) Georg. l. 4, v. 415.
(6) Api, v. 272.