Differenze tra le versioni di "B24 ANNOTAZIONI p. 133"

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no esser cose e persone che ''lo'' possano ''spi''-
 
no esser cose e persone che ''lo'' possano ''spi''-
 
''rare''; e tanto più che non mancano di quel-
 
''rare''; e tanto più che non mancano di quel-
le che ''lo ispirano''; <span style="background-color:yellow;">[[se bene|sebbene]]</span> il Vocabolario
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le che ''lo ispirano''; <span style="background-color:yellow;">[[se bene|sebbene]]</span> il Vocabolario
 
non le conobbe; ma te ne possono mostrare
 
non le conobbe; ma te ne possono mostrare
 
il Petrarca, il Tasso, il Guarini e mille altri.
 
il Petrarca, il Tasso, il Guarini e mille altri.

Versione attuale delle 18:00, 10 apr 2020

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B24133.jpg


E i Greci, ai quali altresì fu comune la det-
ta voce, l’adoperavano fino coi cani per lu-
singarli e incitarli, come puoi vedere in Se-
nofonte nel libro della Caccia (1). E nondi-
meno Orazio, poeta coltissimo e nobilissimo,
e così di stile come di lingua ritiratissimo
dal popolo, volendo rappresentare l’ebbrietà
della gioia, non si sdegnò di quella voce
nelle canzoni di soggetto più magnifico.

                CANZONE SECONDA

    IV, 1. Voi spirerà l’altissimo subbietto.

    Io credo che s’altri può essere spirato
da qualche persona o cosa (come i santi
uomini dallo Spirito Santo (2)), ci debba-
no esser cose e persone che lo possano spi-
rare; e tanto più che non mancano di quel-
le che lo ispirano; sebbene il Vocabolario
non le conobbe; ma te ne possono mostrare
il Petrarca, il Tasso, il Guarini e mille altri.
Dice il Petrarca (3) in proposito di Laura:

(1) c. 6, art. 17.
(2) Vocab. della Crusca, v. Spirato.
(3) Canz. Chiare, fresche e dolci acque, st. 3.