B24 ANNOTAZIONI p. 157

Da wikileopardi.
Versione del 25 gen 2020 alle 19:39 di GiacomoLeopardi1798 (Discussione | contributi) (Creata pagina con "p. 156 ← → p. 158 destra <poem> di fare del cibo sangue onde viva il suo corpo'', ''que...")

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

p. 156 ← → p. 158

B24157.jpg


di fare del cibo sangue onde viva il suo corpo,
quello in flemma converte. L’ultimo dello stesso nell’Orazione
contro le Cortigiane (1): Che SCEMA essendo DI questa parte,
sarebbe tronca e imperfetta.

                                CANZONE QUINTA.
        IV, 4. E pochi Soli
                  Andranno forse.
   Cioè pochi anni. Sole detto poeticamente per anno vedilo nel
Vocabolario. E si dice tanto bene quanto chi dice luna in cam-
bio di mese.
        V, 5. Nostra colpa e fatal.
   Cioè colpa nostra e del fato. Oggi s’usa comunemente in Ita-
lia di scrivere e dir fatale per dannoso o funesto alla maniera
francese; e quelli che s’intendono della buona favella non vo-
gliono che questo si possa fare. Nondimeno io lo trovo fatto
dall’Alamanni nel secondo libro della Coltivazione.