B24 ANNOTAZIONI p. 161

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della paura; non che dinotino la paura asso-
lutamente nè di proprietà loro. E spessissi-
me volte non hanno da far niente con que-
sta passione, e quando s’appagano del senso
proprio e quando anche non s’appagano. Ma
la Crusca termina il significato di trepido in
quello di timoroso. Va errata: e se non cre-
di a me, che non son venuto al mondo fra
il dugento e il seicento, e non ho messo i
lattaiuoli nè fatto a stacciabburatta in quel
di Firenze, credi al Rucellai, ch’ebbe l’una
e l’altra virtù. Allor (1) concorron TREPI-
DE, e ciascuna Si mostra ne le belle armi
lucenti, ... e con voce alta e roca Chia-
man la gente in lor linguaggio a l’arme.
Questa è la paura dell’api trepide. E così
la sentenza come la voce ritrassela il Rucel-
lai da Virgilio (2). Tum TREPIDAE inter
se coeunt, pennisque coruscant, ... magni-
sque vocant clamoribus hostem. Anche il te-
stimonio dell’Ariosto, benchè l’Ariosto non
fu toscano, potrebb’essere che fosse credu-

(1) Api, v. 272.
(2) Georg. l. 4, v. 73.