B24 ANNOTAZIONI p. 166

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e non vestiti dell’uno o dell’altro metallo,
perchè non vedo che al colore, in quanto co-
lore, se gli possa fare una camicia nè d’ar-
gento nè d’oro nè d’altra materia. Lo stes-
so dovremo intendere del color dorato che
diciamo comunemente di certi cavalli, di cer-
ti vini e dell’altre cose che l'hanno: e così
lo chiamano anche i Francesi. Un cotal po-
nte che il Tasso chiama dorato, so certamente
che fu d’oro, per testimonio del medesimo
Tasso, che lo fabbricò del proprio. Ecco (1)
un ponte mirabile appariva, Un ricco ponte
D’OR, che larghe strade Su gli archi sta-
bilissimi gli offriva. Passa il DORATO
varco; e quel giù cade. Oltre a questo so
che l’aurata pellis di Catullo (2) è propria-
mente il famoso vello d’oro, il quale se fosse
stato indorato a bolo, a mordente o come si
voglia, o ricamato d’oro, o fatto a uso delle
tocche, non si moveva Giasone per andarlo
a conquistare, e non era il primo a cacciar-
si per forza in casa de’ pesci. E so che gli


(1) Ger. lib. c. 18, st. 21.
(2) De nupt. Pel. et Thet. v. 5.