Differenze tra le versioni di "B24 ANNOTAZIONI p. 187"

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Il quale avverbio temporale ''da che'' non è registrato nel Voca-
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Il quale avverbio temporale ''da che'' non è re-
bolario; e perchè fa molto a questo proposito, lo rincalzerò  
+
gistrato nel Vocabolario; e perchè fa molto a  
con un esempio del Caro (3). ''DA CH’io la conobbi, non è''  
+
questo proposito, lo rincalzerò con un esem-
''cosa ch’io non me ne prometta''. Altri esempi ne troverai senza  
+
pio del Caro (1). ''DA CH’io la conobbi, non''  
molto rivolgere, e nel Caro e dovunque meglio ti piaccia. Ma  
+
''è cosa ch’io non me ne prometta''. Altri e-
io ti voglio pur mostrare questa medesima locuzione ''indi che'',  
+
sempi ne troverai senza molto rivolgere, e  
adoperata in quel proprio senso ch’io le attribuisco; per la  
+
nel Caro e dovunque meglio ti piaccia. Ma  
qual cosa eccoti un passo di Terenzio (4). ''Quamquam haec in''-
+
io ti voglio pur mostrare questa medesima lo-
''ter nos nupera notitia admodum’st (INDE adeo QUOD agrum''  
+
cuzione ''indi che'', adoperata in quel proprio  
''in proxumo hic mercatus es), Nec rei fere sane amplius quid''-
+
senso ch’io le attribuisco; per la qual cosa  
''quam fuit; Tamen'' col resto. Dal qual passo i più de’ comen-
+
eccoti un passo di Terenzio (1). ''Quamquam haec''  
tatori e de’ traduttori non ne cavano i piedi. Vuol dire: ''Non''
+
''inter nos nupera notitia admodum’st''
''ostante che tu ed io siamo conoscenti di poco tempo (cioè DA''  
+
''(INDE adeo QUOD agrum in proxumo hic''  
''QUANDO hai comperato questo podere qui nel contorno), e che''  
+
''mercatus es), Nec rei fere sane amplius''  
''poco o nient’altro abbiamo avuto da fare insieme; tuttavia'' con  
+
''quidquam fuit; Tamen'' col resto. Dalle quali
quello che segue.
+
parole i più de’ comentatori e de’ traduttori  
 +
non ne cavano i piedi. Terenzio vuol dire:  
 +
''Non ostante che tu ed io siamo conoscenti''
 +
''di poco tempo (cioè DA QUANDO hai com''-
 +
''perato questo podere qui nel contorno), e che''  
 +
''poco o nient’altro abbiamo avuto da fare''
 +
''insieme; tuttavia'' con quello che segue.
  
  
(3) Lett. fam. ed. Comin. 1734, vol. 2, let. 233, p. 399.  
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(1) Lett. fam. ed. Comin. 1734, vol. 2, let. 233, p. 399.  
(4) Heaut. Act.1, sc. 1, v. 1.
+
(2) Heaut. Act.1, sc. 1, v. 1.
  
  

Versione delle 20:54, 25 mar 2020

p. 186 ← → p. 188

B24187.jpg


Il quale avverbio temporale da che non è re-
gistrato nel Vocabolario; e perchè fa molto a
questo proposito, lo rincalzerò con un esem-
pio del Caro (1). DA CH’io la conobbi, non
è cosa ch’io non me ne prometta. Altri e-
sempi ne troverai senza molto rivolgere, e
nel Caro e dovunque meglio ti piaccia. Ma
io ti voglio pur mostrare questa medesima lo-
cuzione indi che, adoperata in quel proprio
senso ch’io le attribuisco; per la qual cosa
eccoti un passo di Terenzio (1). Quamquam haec
inter nos nupera notitia admodum’st
(INDE adeo QUOD agrum in proxumo hic
mercatus es), Nec rei fere sane amplius
quidquam fuit; Tamen col resto. Dalle quali
parole i più de’ comentatori e de’ traduttori
non ne cavano i piedi. Terenzio vuol dire:
Non ostante che tu ed io siamo conoscenti
di poco tempo (cioè DA QUANDO hai com-
perato questo podere qui nel contorno), e che
poco o nient’altro abbiamo avuto da fare
insieme; tuttavia con quello che segue.


(1) Lett. fam. ed. Comin. 1734, vol. 2, let. 233, p. 399.
(2) Heaut. Act.1, sc. 1, v. 1.