B24 GIACOMO LEOPARDI ‖ AL CAVALIERE ‖ VINCENZO MONTI p. 11

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ingannare il desiderio, procurai di rap-
presentarmi alla mente le disposizioni
dell’animo del poeta in quel tempo, e
con questo mezzo, salva la disuguaglian-
za degl’ingegni, tornare a fare la sua
canzone; della quale io porto questo
parere, che o fosse maravigliosa, o la
fama di Simonide fosse vana e gli scrit-
tori perissero con poca ingiuria. Voi,
Signor Cavaliere, sentenzierete se que-
sto mio proponimento abbia avuto più
del coraggioso o del temerario; e si-
milmente farete giudizio della seconda
Canzone, ch’io v’offro insieme coll’al-
tra candidamente e come quello che fa-
cendo professione d’amare più che si
possa la nostra povera patria, mi ten-
go per obbligato d’affetto e riverenza
particolare ai pochissimi Italiani che
sopravvivono. E ho tanta confidenza
nell’umanità dell’animo vostro, che
quantunque siate per conoscere al pri-