B24 GIACOMO LEOPARDI ‖ AL CONTE ‖ LEONARDO TRISSINO p. 38

Da wikileopardi.

p. 37 ← → Ad Angelo Mai p. 39


B24038.JPG




e d’ogni eloquenza, e lasciataci venir
meno la facoltà dell’immaginare e del
ritrovare, non ostante che ci fosse pro-
pria e speciale in modo che gli stra-
nieri non dismettono il costume d’at-
tribuircela. Nondimeno restandoci in
luogo d’affare quel che i nostri anti-
chi adoperavano in forma di passatem-
po, non tralasceremo gli studi, quando
anche niuna gloria ce ne debba suc-
cedere, e non potendo giovare altrui
colle azioni, applicheremo l’ingegno
a dilettare colle parole. E voi non i-
sdegnerete questi pochi versi ch'io vi
mando. Ma ricordatevi che si conviene
agli sfortunati di vestire a lutto, e pa-
rimente alle nostre canzoni di rasso-
migliare ai versi funebri. Diceva il
Petrarca: ed io son un di quei che ’l
pianger giova. Io non dirò che il pian-
gere sia natura mia propria, ma ne-
cessità de’ tempi e della fortuna.