B26 LA VITA SOLITARIA ‖ IDILLIO VI p. 20

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47 Scena del mondo, e gli sorride in vista
48 Di paradiso. Al garzoncello il core
49 Di vergine speranza e di desio
50 Balza nel petto; e già s'accinge a l'opra
51 Di questa vita come a danza o gioco
52 Il misero mortal. Ma non sì tosto,
53 Amor, di te m'accorsi, e 'l viver mio
54 Fortuna avea già rotto, ed a questi occhi
55 Non altro convenia che 'l pianger sempre.
56 Pur se talvolta per le piagge apriche,
57 Su la tacita aurora o quando al sole
58 Brillano i tetti e i poggi e le campagne,
59 Scontro di vaga donzelletta il viso;
60 O qualor ne la placida quiete
61 D'estiva notte, il vagabondo passo
62 Di rincontro a le ville soffermando,
63 L'erma terra contemplo, e di fanciulla
64 Che a l'opra di sua man la notte aggiunge
65 Odo sonar ne le romite stanze
66 L'arguto canto; a palpitar si move
67 Questo mio cor di sasso: ahi, ma ritorna
68 Tosto al ferreo sopor; ch'è fatto estrano
69 Ogni moto soave al petto mio.
70       O cara Luna, al cui tranquillo raggio
71 Danzan le lepri ne le selve; e duolsi