F31 CANTO II. ǁ Sopra il monumento ‖ di Dante ‖ che si preparava in Firenze p. 26

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62 Come cadrà? come dal tempo ròsa
63 Fia vostra gloria o quando?
64 Voi, di che ’l nostro mal si disacerba,
65 Sempre vivete, o care arti divine,
66 Conforto a nostra sventurata gente,
67 Fra l’itale ruine
68 Gl’itali pregi a celebrare intente.

69     Ecco voglioso anch’io
70 Ad onorar nostra dolente madre
71 Porto quel che mi lice,
72 E mesco a l’opra vostra il canto mio
73 Sedendo u’ vostro ferro i marmi avviva.
74 O de l'etrusco metro inclito padre,
75 Se di cosa terrena,
76 Se di costei che tanto alto locasti
77 Qualche novella a i vostri lidi arriva,
78 Io so ben che per te gioia non senti,
79 Chè saldi men che cera e men ch’arena,
80 Verso la fama che di te lasciasti,
81 Son bronzi e marmi; e da le nostre menti
82 Se mai cadesti ancor, s’unqua cadrai,
83 Cresca, se crescer può, nostra sciagura,
84 E in sempiterni guai
85 Pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura.