F31 XV. ‖ LA VITA SOLITARIA. p. 106

Da wikileopardi.

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19 Le sciaure e gli affanni, a la reina
20 Felicità servi o natura. In cielo,
21 In terra amico a gl'infelici alcuno
22 E rifugio non resta altro che il ferro.
23 Talor m'assido in solitaria parte,
24 Sovra un rialto, al margine d'un lago
25 Di taciturne piante incoronato.
26 Ivi, quando il meriggio in ciel si volve,
27 La sua tranquilla imago il Sol dipinge,
28 Ed erba o foglia non si crolla al vento,
29 E non onda incresparsi, e non cicala
30 Strider, nè batter penna augello in ramo,
31 Nè farfalla ronzar, nè voce o moto
32 Da presso nè da lunge odi nè vedi.
33 Tien quelle rive altissima quiete;
34 Ond'io quasi me stesso e 'l mondo obblio
35 Sedendo immoto; e già mi par che sciolte
36 Giaccian le membra mie, nè spirto o senso
37 Più le commova, e lor quiete antica
38 Co’ silenzi del loco si confonda.
39 Amore amore, assai lungi volasti
40 Dal petto mio, che fu sì caldo un giorno,
41 Anzi rovente. Con sua fredda mano
42 Lo strinse la sciaura, e in ghiaccio è volto
43 Nel fior de gli anni. Mi sovviene il tempo