La Dimenticanza (1811-1816) e Epigramma (1812-1816)

Da wikileopardi.


La Dimenticanza.

1    Nel tempo in che dileguasi
2 All’orizzonte il rosso,
3 Quando più forte gracida
4 La rana dentro al fosso:
5    Allor che gli astri brillano
6 Nel cielo azzurro e puro,
7 E splendono le lucciole
8 Sul verde suolo oscuro:
9    Allor che ad ogni piccolo
10 Romor che fa ’l viandante,
11 Gl’inquieti cani abbajano
12 Ai casolari innante:
13    Nella stagion più fervida,
14 In una notte bruna,
15 Fresca, serena, placida,
16 Bella, ma senza luna:
17    Alla città tornavano
18 Da non lontana villa
19 Tre giovinetti nobili
20 Cleon, Lucio, ed Eurilla.
21    D’un attempato e ruvido
22 Fattore in compagnia,
23 Vermiglio, grasso, florido
24 Pedante li seguia.
25    Lenti pel calle tacito
26 Traean la pancia piena,
27 Che fatta al campo aveano
28 Una gioconda cena.
29    Frugali sempre e savii,
30 Di carne avean mangiato
31 Sol quanto sulla tavola
32 Per sorte avean trovato.
33    Rappreso latte candido,
34 E saporiti e buoni
35 Per Lodigiano cacio
36 Pugliesi maccheroni;
37    Con frutta, e qualche intingolo
38 Di rustica cucina,
39 Desta, e sopita aveano
40 Lor fame vespertina.
41    Di quel licor vivifico
42 Che l’alme allegra e bea
43 La refezion gradevole
44 Mancato non avea.
45    Ed il pedante rigido
46 Per dare il buon esempio
47 È fama che di calici
48 Facesse orrendo scempio.
49    Però mentre moveasi
50 Con comodo, pian piano
51 Dai tre fratelli nobili
52 Si vide alfin lontano.
53    E quei con burle ingenue
54 Figliuole del buon vino
55 Allontanando givano
56 La noja del cammino.
57    Cleone, astuto giovine
58 Che d’essi era il maggiore,
59 E avea tra gli altri vizii
60 Un capriccioso umore;
61    Con uno scherzo innocuo
62 Fitto s’aveva in testa
63 A quel pedante macero
64 Far terminar la festa.
65    Di man di Lucio subito
66 Si tolse un ombrellino
67 E di seguire ingiunsegli
68 Co l’altra il suo cammino.
69    In terra quindi l’abito
70 Ed il cappel depose,
71 E dietro ad un grand’albero
72 Ridendo si nascose.
73    Pel calle solitario
74 Stanco il pedante e caldo
75 Veniva tranquillissimo
76 Ciarlando col castaldo.
77    Aspetta il furbo giovine
78 Che presso lui sia giunto,
79 E quando avvicinatosi
80 Lo vede a un certo punto;
81    Discostasi dall’albero,
82 Pone l’ombrello in resta,
83 E, su con voce orribile,
84 Su, grida, o roba o testa.
85    Il buon pedante gelido
86 Confondesi, ristà,
87 Esclama in arretrandosi:
88 La vita per pietà.
89    Scoppian le risa: accorrono
90 I giovani al romore:
91 Cleon con detti amabili
92 Consola il precettore.
93    Non temer nulla, dicegli,
94 Eh, vedi, è stato un giuoco.
95 Il meschinel ricupera
96 I sensi appoco appoco.
97    E l’anca percuotendosi,
98 In tuono di pietade,
99 Oh dice, incauti giovani,
100 Oh malaccorta etade!
101    Se in tasca, il ciel ne liberi!
102 Trovavami un coltello
103 Di voi... qual rischio barbaro!...
104 Facea crudel macello.
105    I tre figliuoli attoniti
106 Che replicar non sanno;
107 Si pentono, incamminansi
108 E ragionando vanno.
109    Oh Dio, fra lor dicevano,
110 Che gran periglio! io fremo...
111 Son burle che si pagano...
112 Mai più non ne faremo.
113    Alfin così com’erano
114 Del tristo error compunti,
115 Dopo non lungo spazio
116 Alla città fur giunti.
117    E allor che raccontavano
118 Il flebile accidente,
119 Sien grazie al ciel, diceano,
120 Non n’è successo niente.
121    Per lor già necessaria
122 La mensa più non era
123 Nè far due cene debbesi
124 In una stessa sera.
125    Per dar quindi rimedio
126 Alle sofferte pene,
127 Che tosto a letto andassero
128 Fu giudicato bene.
129    E il precettor, dall’abito
130 Levandosi ogni arnese,
131 A trar di tasca vennesi
132 Un suo coltello Inglese.


Epigramma.

1 Oh come in un istante
2 Divien raro ogni libro interessante!
3 La nuova opra di Mopso
4 In ogni parte ho ricercata invano:
5 Sol del librajo holla veduta in mano.