N35 XI. ‖ IL PASSERO SOLITARIO p. 60

Da wikileopardi.

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20 E te, german di giovinezza amore,
21 Sospiro acerbo de’ provetti giorni,
22 Non curo, io non so come; anzi da loro
23 Quasi fuggo lontano;
24 Quasi romito, e strano
25 Al mio loco natio,
26 Passo del viver mio la primavera.
27 Questo giorno ch’omai cede alla sera,
28 Festeggiar si costuma al nostro borgo.
29 Odi per lo sereno un suon di squilla,
30 Odi spesso un tonar di ferree canne,
31 Che rimbomba lontan di villa in villa.
32 Tutta vestita a festa
33 La gioventù del loco
34 Lascia le case, e per le vie si spande;
35 E mira ed è mirata, e in cor s’allegra.
36 Io solitario in questa
37 Rimota parte alla campagna uscendo,
38 Ogni diletto e gioco
39 Indugio ad altro tempo: e intanto il guardo
40 Steso nell’aria aprica
41 Mi fere il Sol che tra lontani monti,
42 Dopo il giorno sereno,
43 Cadendo si dilegua, e par che dica
44 Che la beata gioventù vien meno.

45     Tu, solingo augellin, venuto a sera