N35 XVII. Consalvo p. 80

Da wikileopardi.

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128 Con certo cor giammai, fra tante ambasce,
129 Quel fiero giorno biasimar sostenni.
130 Or tu vivi beata, e il mondo abbella,
131 Elvira mia, col tuo sembiante. Alcuno
132 Non l'amerà quant'io l'amai. Non nasce
133 Un altrettale amor. Quanto, deh quanto
134 Dal misero Consalvo in sì gran tempo
135 Chiamata fosti, e lamentata, e pianta!
136 Come al nome d'Elvira, in cor gelando,
137 Impallidir; come tremar son uso
138 All'amaro calcar della tua soglia,
139 A quella voce angelica, all'aspetto
140 Di quella fronte, io ch'al morir non tremo!
141 Ma la lena e la vita or vengon meno
142 Agli accenti d'amor. Passato è il tempo,
143 Nè questo dì rimemorar m'è dato.
144 Elvira, addio. Con la vital favilla
145 La tua diletta immagine si parte
146 Dal mio cor finalmente. Addio. Se grave
147 Non ti fu quest'affetto, al mio feretro
148 Dimani all'annottar manda un sospiro.

149     Tacque: nè molto andò, che a lui col suono
150 Mancò lo spirto; e innanzi sera il primo
151 Suo dì felice gli fuggia dal guardo.