N35 XXII. ‖ LE RICORDANZE. p. 102

Da wikileopardi.

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21 Di quel lontano mar, quei monti azzurri,
22 Che di qua scopro, e che varcare un giorno
23 Io mi pensava, arcani mondi, arcana
24 Felicità fingendo al viver mio!
25 Ignaro del mio fato, e quante volte
26 Questa mia vita dolorosa e nuda
27 Volentier con la morte avrei cangiato.

28     Nè mi diceva il cor che l’età verde
29 Sarei dannato a consumare in questo
30 Natio borgo selvaggio, intra una gente
31 Zotica, vil; cui nomi strani, e spesso
32 Argomento di riso e di trastullo,
33 Son dottrina e saper; che m’odia e fugge,
34 Per invidia non già, che non mi tiene
35 Maggior di se, ma perchè tale estima
36 Ch’io mi tenga in cor mio, sebben di fuori
37 A persona giammai non ne fo segno.
38 Qui passo gli anni, abbandonato, occulto,
39 Senz’amor, senza vita; ed aspro a forza
40 Tra lo stuol de’ malevoli divengo:
41 Qui di pietà mi spoglio e di virtudi,
42 E sprezzator degli uomini mi rendo,
43 Per la greggia che ho appresso: e intanto vola
44 Il caro tempo giovanil; più caro
45 Che la fama e l’allor, più che la pura
46 Luce del giorno, e lo spirar: ti perdo