N35 XXII. ‖ LE RICORDANZE. p. 107

Da wikileopardi.

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150 Il passar per la terra oggi è sortito,
151 E l’abitar questi odorati colli.
152 Ma rapida passasti; e come un sogno
153 Fu la tua vita. Ivi danzando; in fronte
154 La gioia ti splendea, splendea negli occhi
155 Quel confidente immaginar, quel lume
156 Di gioventù, quando spegneali il fato,
157 E giacevi. Ahi Nerina! In cor mi regna
158 L’antico amor. Se a feste anco talvolta,
159 Se a radunanze io movo, infra me stesso
160 Dico: o Nerina, a radunanze, a feste
161 Tu non ti acconci più, tu più non movi.
162 Se torna maggio, e ramoscelli e suoni
163 Van gli amanti recando alle fanciulle,
164 Dico: Nerina mia, per te non torna
165 Primavera giammai, non torna amore.
166 Ogni giorno sereno, ogni fiorita
167 Piaggia ch’io miro, ogni goder ch’io sento,
168 Dico: Nerina or più non gode; i campi,
169 L’aria non mira. Ahi tu passasti, eterno
170 Sospiro mio: passasti: e fia compagna
171 D’ogni mio vago immaginar, di tutti
172 I miei teneri sensi, i tristi e cari
173 Moti del cor, la rimembranza acerba.