N35 XXXII. Palinodia al marchese Gino Capponi p. 157

Da wikileopardi.

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253 Provveggono i mercati e le officine
254 Già largamente; ma la speme io certo
255 Dirò, la speme, onde visibil pegno
256 Già concedon gli Dei; già, della nova
257 Felicità principio, ostenta il labbro
258 De’ giovani, e la guancia, enorme il pelo.

259     O salve, o segno salutare, o prima
260 Luce della famosa età che sorge.
261 Mira dinanzi a te come s’allegra
262 La terra e il ciel, come sfavilla il guardo
263 Delle donzelle, e per conviti e feste
264 Qual de’ barbati eroi fama già vola.
265 Cresci, cresci alla patria, o maschia certo
266 Moderna prole. All’ombra de’ tuoi velli
267 Italia crescerà, crescerà tutta
268 Dalle foci del Tago all’Ellesponto
269 Europa, e il mondo poserà sicuro.
270 E tu comincia a salutar col riso
271 Gl’ispidi genitori, o prole infante,
272 Eletta agli aurei dì: nè ti spauri
273 L’innocuo nereggiar de’ cari aspetti.
274 Ridi, o tenera prole: a te serbato
275 È di cotanto favellare il frutto;
276 Veder gioia regnar, cittadi e ville,
277 Vecchiezza e gioventù del par contente,
278 E le barbe ondeggiar lunghe due spanne.