N35 XXXV. p. 162
Da wikileopardi.
17 Allor mirando in ciel, vidi rimaso
18 Come un barlume, o un’orma, anzi una nicchia,
19 Ond’ella fosse svelta; in cotal guisa,
20 Ch'io n'agghiacciava; e ancor non m’assicuro.
MELISSO.
21 E ben hai che temer, che agevol cosa
22 Fora cader la luna in sul tuo campo.
ALCETA.
23 Chi sa? non veggiam noi spesso di state
24 Cader le stelle?
MELISSO.
Egli ci ha tante stelle,
25 Che picciol danno è cader l’una o l’altra
26 Di loro, e mille rimaner. Ma sola
27 Ha questa luna in ciel, che da nessuno
28 Cader fu vista mai se non in sogno.