N35c VI. BRUTO MINORE. p. 41

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72 Figli di Prometeo, la vita increbbe;
73 A voi le morte ripe,
74 Se il fato ignavo pende ,
75 Soli, o miseri, a voi Giove contende.

76     E tu dal mar cui nostro sangue irriga,
77 Candida luna, sorgi,
78 E l’inquieta notte e la funesta
79 All'ausonio valor campagna esplori.
80 Cognati petti il vincitor calpesta,
81 Fremono i poggi, dalle somme vette
82 Roma antica ruina;
83 Tu sì placida sei? Tu la nascente
84 Lavinia prole, e gli anni
85 Lieti vedesti, e i memorandi allori;
86 E tu su l’alpe l’immutato raggio
87 Tacita verserai, quando, ne’ danni
88 Del servo italo nome,
89 Sotto barbaro piede
90 Rintronerà quella solinga sede.

91     Ecco, tra nudi sassi o in verde ramo
92 E la fera e l’augello,
93 Del consueto obblio gravido il petto,
94 L’alta ruina ignora e le mutate
95 Sorti del mondo: e come prima il tetto
96 Rosseggerà del villanello industre,