N35c XVI. ‖ LA VITA SOLITARIA. p. 72

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46 Al guardo giovanil questa infelice
47 Scena del mondo, e gli sorride in vista
48 Di paradiso. Al garzoncello il core
49 Di vergine speranza e di desio
50 Balza nel petto; e già s’accinge all'opra
51 Di questa vita come a danza o gioco
52 Il misero mortal. Ma non sì tosto,
53 Amor, di te m’accorsi, e il viver mio
54 Fortuna avea già rotto, ed a questi occhi
55 Non altro convenia che il pianger sempre.
56 Pur se talvolta per le piagge apriche,
57 Su la tacita aurora o quando al sole
58 Brillano i tetti e i poggi e le campagne,
59 Scontro di vaga donzelletta il viso;
60 O qualor nella placida quiete
61 D’estiva notte, il vagabondo passo
62 Di rincontro alle ville soffermando,
63 L’erma terra contemplo, e di fanciulla
64 Che all’opre di sua man la notte aggiunge
65 Odo sonar nelle romite stanze
66 L’arguto canto; a palpitar si move
67 Questo mio cor di sasso: ahi, ma ritorna
68 Tosto al ferreo sopor; ch’è fatto estrano
69 Ogni moto soave al petto mio.

70      O cara luna, al cui tranquillo raggio
71 Danzan le lepri nelle selve; e duolsi