Differenze tra le versioni di "NR25 Annotazioni p. 813"

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d’Ovidio. Già sai che da un pezzo addietro non è cosa più  
 
d’Ovidio. Già sai che da un pezzo addietro non è cosa più  
 
giornaliera e che faccia meno maraviglia del veder la gente  
 
giornaliera e che faccia meno maraviglia del veder la gente  
effeminata. Ma lasciando questo, considera primieramente che  
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la voce ''margine'', in quanto significa ''estremità'', ''orlo'', ''riva'', ha  
 
la voce ''margine'', in quanto significa ''estremità'', ''orlo'', ''riva'', ha  
 
l’uno e l’altro genere; e secondariamente che ''margine'' e ''margo''  
 
l’uno e l’altro genere; e secondariamente che ''margine'' e ''margo''  

Versione attuale delle 13:41, 14 apr 2020

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NR25813.jpg


tenenti all’ora del mezzogiorno, e fra l’altre, che gli Dei, le
ninfe, i silvani, i fauni e simili, aggiunto le anime de’ morti;
si lasciassero vedere o sentire particolarmente su quell’ora,
secondo che si raccoglie da Teocrito (1), Lucano (2), Filo-
strato (3), Porfirio (4), Servio (5) ed altri, e dalla Vita di
san Paolo primo eremita (6) che va con quelle de’ Padri e fra
le cose di san Girolamo. Anche puoi vedere il Meursio (7)
colle note del Lami (8), il Barth (9), e le cose disputate dai
comentatori e specificatamente dal Calmet in proposito del de-
monio meridiano detto nella Scrittura (10) Circa all’opinione
che le ninfe e le Dee sull’ora del mezzogiorno si scendessero
a lavare ne’ fiumi o ne’ fonti, dà un’occhiata all’Elegia di Cal-
limaco sopra i Lavacri di Pallade (11), e in particolare quanto
a Diana, vedi il terzo libro delle Metamorfosi (12).
    Ivi, 10. E a la fiorita
            Margo adducea de’ fiumi.
    Se per gli esempi recati nel Vocabolario la voce margo non
ha sortito altro genere che quello del maschio, non ti maravi-
gliare ch’io te l’abbia infemminita. E non credere ch’a far
questo ci sia bisognato qualche gran forza di stregheria, qual-
che fatatura, o un miracolo come quelli delle Trasformazioni
d’Ovidio. Già sai che da un pezzo addietro non è cosa più
giornaliera e che faccia meno maraviglia del veder la gente
effeminata. Ma lasciando questo, considera primieramente che
la voce margine, in quanto significa estremità, orlo, riva, ha
l’uno e l’altro genere; e secondariamente che margine e margo
non sono due parole, ma una medesima con due varie termi-
nazioni, quella del caso ablativo singolare di margo voce la-
tina, e questa del nominativo. Dunque, siccome dicendo, per
esempio, imago in vece d’imagine, tu non fai mica una voce
mascolina, ma femminina, perchè imagine è sempre tale; pa-

(1) Idyll. 1, v. 15 e sequent.
(2) L. 3, v. 422 et sequent.
(3) Heroic. c. 1, art. 4. Op. Philostr. ed Olear. p. 671.
(4) De antro nymph. c. 26 et 27.
(5) Ad Georg. l. 4, v. 401.
(6) C. 6, in Vit. Patr. Rosveydi, Antuerp. 1615, l. 1, p. 18.
(7) Auctar. Philologic. c. 6.
(8) Op. Meurs. Florent. 1741-1763, vol. 5, col. 733.
(9) Animadversion. ad Stat. par. 2, p. 1081.
(10) Psal. 90, v. 6.
(11) V. 71 et sequent.
(12) V. 144 et sequent.