B24 COMPARAZIONE ‖ DELLE SENTENZE ‖ DI BRUTO MINORE ‖ E DI TEOFRASTO ‖ VICINI A MORTE p. 72

Da wikileopardi.

p. 71 ← → p. 73


B24072.JPG



nianza di Floro, il quale afferma che Bruto
vicino a morire proruppe esclamando che la
virtù non fosse cosa ma parola. Quei mol-
tissimi che si scandalezzano di Bruto e gli
fanno carico della detta sentenza, danno a
vedere l’una delle due cose; o che non ab-
biano mai praticato familiarmente colla vir-
tù, o che non abbiano esperienza degl’infor-
tuni, il che, fuori del primo caso, non pa-
re che si possa credere. E in ogni modo è
certo che poco intendono e meno sentono la
natura infelicissima delle cose umane, o si
maravigliano ciecamente che le dottrine del
Cristianesimo non fossero professate avanti di
nascere. Quegli altri che torcono le dette
parole a dimostrare che Bruto non fosse mai
quell’uomo santo e magnanimo che fu ripu-
tato vivendo, e conchiudono che morendo si
smascherasse, argomentano a rovescio: e se
credono che quelle parole gli venissero dal-
l’animo, e che Bruto, dicendo questo, ripu-
diasse effettivamente la virtù, veggano come
si possa lasciare quello che non s’è mai te-
nuto, e disgiungersi da quello che s’è avuto
sempre discosto. Se non l’hanno per sincere,