B26 IL SOGNO ‖ IDILLIO IV p. 14

Da wikileopardi.

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71 A i nostri giorni. E quella: ti conforta,
72 O sventurato. Io di pietade avara
73 Non ti fui mentre vissi, ed or non sono,
74 Chè fui misera anch’io. Non far querela
75 Di questa infelicissima fanciulla.
76 Per le sventure nostre, e per l’amore
77 Che mi strugge, esclamai; per lo diletto
78 Nome di giovanezza e la perduta
79 Speme de i nostri dì, concedi o cara,
80 Che la tua destra io tocchi. Ed ella, in atto
81 Soave e tristo, la porgeva. Or mentre
82 Di baci la ricopro, e d’affannosa
83 Dolcezza palpitando a l'anelante
84 Seno la stringo, di sudore il volto
85 Ferveva e 'l petto, ne le fauci stava
86 La voce, al guardo traballava il giorno.
87 Quando colei teneramente affissi
88 Gli occhi ne gli occhi miei, già scordi o caro,
89 Disse, che di beltà son fatta ignuda?
90 E tu d’amore, o sfortunato, indarno
91 Ti scaldi e fremi. Or finalmente addio.
92 Nostre misere menti e nostre salme
93 Son disgiunte in eterno. A me non vivi
94 E mai più non vivrai: già ruppe il fato
95 L'amor che mi giurasti. Allor d’angoscia