CP25 Il Sogno. ‖ ELEGIA p. 129

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CP25 Il Sogno.NR26 IL SOGNO. ‖ Idillio IV.B26 IL SOGNO ‖ IDILLIO IVF31 CANTO XIV. ǁ IL SOGNO.N35 XV. IL SOGNO.N35c XV. IL SOGNO.


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Il Sogno.
ELEGIA (inedita)


1 Era il mattino, e tra le chiuse imposte
2 Per lo balcone insinuava il Sole
3 Ne la mia cieca stanza i primi raggi,
4 Quando in su l'ora che più leve il sonno
5 E più soave le pupille adombra,
6 Stettemi allato e riguardommi in viso
7 Il simulacro di colei che amore
8 Prima insegnommi e poi lasciommi in pianto.
9 Morta non mi parea, ma trista e quale
10 Degl'infelici è la sembianza. Al capo
11 Appressommi la destra, e sospirando,
12 Vivi tu, disse, e ricordanza alcuna
13 Serbi di noi? Donde, risposi, e come
14 Vieni o cara beltà? Quanto, deh quanto
15 Di te mi duolse e duol; nè che tu fossi
16 Mai per saperlo io mi credeva, e questa
17 M'era cagion di più crudele affanno.
18 Ma sei tu per lasciarmi un’altra volta?
19 Certo ch'io 'l temo. Or dimmi, e che t' avvenne?
20 Perchè lunge mi fosti? e che ti strugge
21 Internamente? Obblivìon ricopre
22 I tuoi pensieri e gli avviluppa il sonno,
23 Disse colei. Son morta, e mi vedesti
24 L’ultima volta, è già gran tempo. Immensa
25 Doglia m’oppresse a queste voci il petto.
26 Ella seguì. Sul fior degli anni estinta,
27 Quand’è il viver più dolce, e pria che 'l core
28 Certo si renda com’è tutta indarno
29 L’umana speme. A desiar colei
30 Che d’ogni affanno il tragge ha poco andare
31 L’egro mortal, ma sconsolata arriva
32 La morte a i giovanetti, e duro è 'l fato
33 Di quella speme cui la tomba estingue.
34 Vano è 'l saper quel che natura asconde
35 A gl' inesperti de la vita, e molto
36 A l' immatura sapienza il cieco
37 Dolor prevale. Oh sfortunata, oh cara,
38 Taci taci, diss’io, chè tu mi schianti
39 Con questi detti il cor. Dunque se' morta
40 O mia diletta, ed io son vivo, ed era
41 Pur fisso in ciel che quei sudori estremi
42 Cotesta cara e tenerella salma
43 Provar dovesse, a me restasse intera
44 Questa misera spoglia? Oh quante volte
45 In ripensar che più non vivi e mai
46 Non avverrà ch’io ti ritrovi al mondo,
47 Creder nol posso. Ahi ahi, che cosa è questa
48 Che morte s’addimanda? Oggi per prova
49 Intenderlo potessi, e 'l capo inerme
50 A gli atroci del fato odii sottrarre.
51 Giovane son, ma si consuma e perde
52 La giovanezza mia come vecchiezza,
53 La qual pavento, e pur m’è lunge assai.
54 Ma poco da vecchiezza si discorda
55 Il fior de gli anni miei. Nascemmo al pianto,
56 Disse, ambedue; felicità non rise