CP25 Il Sogno. ‖ ELEGIA p. 130

Da wikileopardi.

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57 Al viver nostro, e dilettossi il cielo
58 Del nostro affanno. Or se di pianto il ciglio,
59 Soggiunsi, e di pallor velato il viso
60 Per la tua dipartita, e se d’angoscia
61 Porto gravido il cor, dimmi, d’amore
62 Già non favello, ma pietade alcuna
63 Del tuo misero amante in sen ti nacque
64 Mentre vivesti? Io disperando allora
65 E sperando traea le notti e i giorni,
66 Oggi nel vano dubitar si stanca
67 La mente mia. Che se una volta pure
68 Mercè ti strinse di mia negra vita,
69 Consentimi ch'io il sappia e mi soccorra
70 La rimembranza or che 'l futuro è tolto
71 Ai nostri giorni. Ed ella, ti conforta
72 O sventurato, io di pietade avara
73 Non ti fui mentre vissi ed or non sono,
74 Chè fui misera anch’io. Non far querela
75 Di questa infelicissima fanciulla.
76 Per le miserie nostre e per l’amore
77 Ch'io ti porto, esclamai, per lo diletto
78 Nome di giovanezza e la perduta
79 Speme dei nostri dì, concedi o cara,
80 Che la tua destra io tocchi. Ed ella in atto
81 Soave e tristo la porgeva. Or mentre
82 Di baci la ricopro, e d’affannosa
83 Dolcezza palpitando a l' anelante
84 Seno la stringo, di sudore il volto
85 Ferveva e 'l petto, ne le fauci stava
86 La voce, al guardo traballava il giorno.
87 Quando colei teneramente affissi
88 Gli occhi ne gli occhi miei, già scordi o caro,
89 Disse, che di beltà son fatta ignuda?
90 E tu d’amore, o sfortunato, indarno
91 Ti scaldi e fremi. Or finalmente addio.
92 Nostre misere menti e nostre salme
93 Son disgiunte in eterno, a me non vivi
94 E mai più non vivrai, già ruppe il fato
95 L'amor che mi giurasti. Allor d’angoscia
96 Gridar volendo, e spasimando, e molli
97 Di sconsolato pianto le pupille,
98 Dal sonno mi disciolsi. Ella ne gli occhi
99 Pur mi restava, e ne l'incerto raggio
100 Del Sol vederla io mi credeva ancora.