F31 CANTO II. ǁ Sopra il monumento ‖ di Dante ‖ che si preparava in Firenze p. 28

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110 Tratte l’opre divine a miseranda
111 Schiavitude oltre l’alpe, e non de' folti
112 Carri impedita la dolente via;
113 Non gli aspri cenni ed i superbi regni;
114 Non udisti gli oltraggi e la nefanda
115 Voce di libertà che ne schernia
116 Tra 'l suon de le catene e de’ flagelli.
117 Chi non si duol? che non soffrimmo? intatto
118 Che lasciaron quei felli?
119 Qual tempio, quale altare o qual misfatto?

120     Perchè venimmo a sì perversi tempi?
121 Perchè 'l nascer ne désti o perchè prima
122 Non ne désti il morire,
123 Acerbo fato? onde a stranieri ed empi
124 Nostra patria vedendo ancella e schiava,
125 E da mordace lima
126 Roder la sua virtù, di null’aita
127 E di nullo conforto
128 Lo spietato dolor che la stracciava
129 Ammollir ne fu dato in parte alcuna.
130 Ahi non il sangue nostro e non la vita
131 Avesti, o cara, e morto
132 Io non son per la tua cruda fortuna.
133 Qui l’ira al cor, qui la pietade abbonda: