F31 VI. BRUTO MINORE. p. 60

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65 Ne’ rudi tronchi, o da montano sasso
66 Dare al vento precipiti le membra,
67 Lor suadesse affanno;
68 Al misero desio nulla contesa
69 Legge arcana farebbe
70 O tenebroso ingegno. A voi, fra quante
71 Stirpi il cielo avvivò, soli fra tutte,
72 Figli di Prometéo, la vita increbbe;
73 A voi le morte ripe,
74 Se 'l fato ignavo pende,
75 Soli, o miseri, a voi Giove contende.

76     E tu dal mar cui nostro sangue irriga,
77 Candida luna, sorgi,
78 E l’inquieta notte e la funesta
79 A l'ausonio valor campagna esplori.
80 Cognati petti il vincitor calpesta,
81 Fremono i poggi, da le somme vette
82 Roma antica ruina;
83 Tu sì placida sei? Tu la nascente
84 Lavinia prole, e gli anni
85 Lieti vedesti, e i memorandi allori;
86 E tu su l’alpe l’immutato raggio
87 Tacita verserai, quando, ne’ danni
88 Del servo italo nome,