F31 XVI. ‖ ALLA SUA DONNA. p. 113
Da wikileopardi.
41 A palpitar mi sveglio. E potess’io,
42 Nel secol tetro e in questo aer nefando,
43 L’alta specie serbar; chè de l'imago,
44 Poi che del ver m’è tolto, assai m’appago.
45 Se de l'eterne idee
46 L’una se’ tu, cui di sensibil forma
47 Sdegni l’eterno senno esser vestita,
48 E fra caduche spoglie
49 Provar gli affanni di funerea vita;
50 O s’altra terra ne’ superni giri
51 Fra’ mondi innumerabili t’accoglie,
52 E più vaga del Sol prossima stella
53 T’irraggia, e più benigno etere spiri;
54 Di qua dove son gli anni infausti e brevi,
55 Questo d’ignoto amante inno ricevi.