N35 IX.‖ ULTIMO CANTO ‖ DI SAFFO. p. 54

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47 Fuor che il nostro dolor. Negletta prole
48 Nascemmo al pianto, e la ragione in grembo
49 De' celesti si posa. Oh cure, oh speme
50 De' più verd'anni! Alle sembianze il Padre,
51 Alle amene sembianze eterno regno
52 Diè nelle genti, e per virili imprese,
53 Per dotta lira o canto,
54 Virtù non luce in disadorno ammanto.

55     Morremo. Il velo indegno a terra sparto,
56 Rifuggirà l'ignudo animo a Dite,
57 E il crudo fallo emenderà del cieco
58 Dispensator de' casi. E tu cui lungo
59 Amore indarno, e lunga fede, e vano
60 D'implacato desio furor mi strinse,
61 Vivi felice, se felice in terra
62 Visse nato mortal. Me non asperse
63 Del soave licor del doglio avaro
64 Giove, poi che perir gl'inganni e il sogno
65 Della mia fanciullezza. Ogni più lieto
66 Giorno di nostra età primo s'invola.
67 Sottentra il morbo, e la vecchiezza, e l'ombra
68 Della gelida morte. Ecco di tante
69 Sperate palme e dilettosi errori,
70 Il Tartaro m'avanza; e il prode ingegno
71 Han la tenaria Diva,
72 E l'atra notte, e la silente riva.