N35 XXIII. ǁ CANTO NOTTURNO ǁ DI UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA p. 113

Da wikileopardi.

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123 E non ho fino a qui cagion di pianto.
124 Quel che tu goda o quanto,
125 Non so già dir; ma fortunata sei.
126 Ed io godo ancor poco,
127 O greggia mia, nè di ciò sol mi lagno.
128 Se tu parlar sapessi, io chiederei:
129 Dimmi: perchè giacendo
130 A bell'agio, ozioso,
131 S'appaga ogni animale;
132 Me, s'io giaccio in riposo, il tedio assale (10)?

133     Forse s'avess'io l'ale
134 Da volar su le nubi,
135 E noverar le stelle ad una ad una,
136 O come il tuono errar di giogo in giogo,
137 Più felice sarei, dolce mia greggia,
138 Più felice sarei, candida luna.
139 O forse erra dal vero,
140 Mirando all'altrui sorte, il mio pensiero:
141 Forse in qual forma, in quale
142 Stato che sia, dentro covile o cuna,
143 È funesto a chi nasce il dì natale.