NR26 IL SOGNO. ‖ Idillio IV. p. 46

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11 Appressommi la destra, e sospirando,
12 Vivi tu, disse, e ricordanza alcuna
13 Serbi di noi? Donde, risposi, e come
14 Vieni o cara beltà? Quanto, deh quanto
15 Di te mi duolse e duol: nè che tu fossi
16 Mai per saperlo io mi credeva; e questa
17 M'era cagion di più crudele affanno.
18 Ma sei tu per lasciarmi un’altra volta?
19 Certo ch'io 'l temo. Or dimmi, e che ti avvenne?
20 Se' tu quella di prima? e che ti strugge
21 Internamente? Obblivion ricopre
22 I tuoi pensieri e gli avviluppa il sonno,
23 Disse colei. Son morta, e mi vedesti
24 L’ultima volta, è già gran tempo. Immensa
25 Doglia m’oppresse a queste voci il petto.
26 Ella seguì: nel fior de gli anni estinta,
27 Quand’è 'l viver più dolce, e pria che 'l core
28 Certo si renda com’è tutta indarno
29 L’umana speme. A desiar colei
30 Che d’ogni affanno il tragge ha poco andare
31 L’egro mortal; ma sconsolata arriva
32 La morte a i giovanetti, e duro è 'l fato
33 Di quella speme cui la tomba estingue.
34 Vano è 'l saper quel che natura asconde
35 A gl'inesperti de la vita, e molto
36 A l'immatura sapienza il cieco
37 Dolor prevale. Oh sfortunata, oh cara,
38 Taci taci, diss’io, che tu mi schianti
39 Con questi detti il cor. Dunque se' morta,
40 O mia diletta, ed io son vivo, ed era
41 Pur fisso in ciel che quei sudori estremi
42 Cotesta cara e tenerella salma
43 Provar dovesse, a me restasse intera
44 Questa misera spoglia? Oh quante volte
45 In ripensar che più non vivi, e mai
46 Non avverrà ch’io ti ritrovi al mondo,
47 Creder nol posso. Ahi ahi, che cosa è questa
48 Che morte s’addimanda? Oggi per prova
49 Intenderlo potessi e 'l capo inerme
50 A gli atroci del fato odii sottrarre.
51 Giovane son, ma si consuma e perde
52 La giovanezza mia come vecchiezza;
53 La qual pavento, e pur m’è lunge assai.