X. Il primo amore 04

Da wikileopardi.
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77 E quelli m’apparian vani per cui
78 Vano ogni altro desir creduto avea.
79 Deh come mai da me sì vario fui,
80 E tanto amor mi tolse un altro amore?
81 Deh quanto, in verità, vani siam nui!
82 Solo il mio cor piaceami, e col mio core
83 In un perenne ragionar sepolto
84 Alla guardia seder del mio dolore.
85 E l’occhio a terra chino o in se raccolto
86 Di riscontrarsi fuggitivo e vago
87 Nè in leggiadro soffria nè in turpe volto:
88 Che la illibata, la candida imago
89 Turbare egli temea pinta nel seno,
90 Come all’aure si turba onda di lago.
91 E quel di non aver goduto appieno
92 Pentimento, che l’anima ci grava,
93 E il piacer che passò cangia in veleno,
94 Per li fuggiti dì mi stimolava
95 Tuttora il sen: che la vergogna il duro
96 Suo morso in questo cor già non oprava.
97 Al cielo, a voi, gentili anime, io giuro
98 Che voglia non m’entrò bassa nel petto,
99 Ch’arsi di foco intaminato e puro.
100 Vive quel foco ancor, vive l’affetto,
101 Spira nel pensier mio la bella imago,
102 Da cui, se non celeste, altro diletto
103 Giammai non ebbi, e sol di lei m’appago.