B24 COMPARAZIONE ‖ DELLE SENTENZE ‖ DI BRUTO MINORE ‖ E DI TEOFRASTO ‖ VICINI A MORTE p. 79

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glie dalla tavola degli scritti di Teofrasto, la
sciati perire la massima parte. E questa scien-
za universale non fu subordinata da lui, co-
me da Platone, all’immaginativa, ma sola-
mente alla ragione e all’esperienza, secondo
l’uso d’Aristotele; e indirizzata, non allo
studio nè alla ricerca del bello, ma del suo
maggior contrario, ch’è propriamente il ve-
ro. Atteso queste particolarità, non è mara-
viglia che Teofrasto arrivasse a conoscere la
somma della sapienza, cioè la vanità della
vita e della sapienza medesima; essendo che
le molte scoperte fatte da’ filosofi degli ulti-
mi secoli circa la natura degli uomini e del-
le cose, vengono principalmente dal confron-
tare e dal rapportar che s’è fatto le diverse
scienze, e quasi tutte le discipline fra loro,
e dall’averle collegate l’une coll’altre e per
questo mezzo considerate le relazioni che in-
tervengono fra le varie parti della natura an-
corchè lontanissime scambievolmente.
    Oltracciò dal libro dei Caratteri si com-
prende che Teofrasto vide nelle qualità e nei
costumi degli uomini così addentro, che po-
chissimi scrittori antichi gli possono stare a