B24 COMPARAZIONE ‖ DELLE SENTENZE ‖ DI BRUTO MINORE ‖ E DI TEOFRASTO ‖ VICINI A MORTE p. 84

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menti, Cicerone dice che Teofrasto in un li-
bro che scrisse delle ricchezze, si distendeva
molto a lodare la magnificenza e l’apparato
degli spettacoli e delle feste popolari, e met-
teva nella facoltà di queste spese molta par-
te dell’utilità che proviene dalle ricchezze.
La qual sentenza è biasimata da Cicerone e
data per assurda. Io non voglio contendere
con Cicerone sopra questa materia, sebbene
io so e vedo ch’egli si poteva ingannare e
tastar le cose con quella filosofia che penetra
poco addentro. Ma l’ho per uomo così ric-
co d’ogni virtù privata e civile, che non mi
basta l’animo d’imputargli che non conosces-
se i maggiori incitamenti e i più fermi pro-
pugnacoli della virtù che s’abbiano a questo
mondo, voglio dir le cose appropriate a sti-
molare e scuoter gli animi ed esercitare la
facoltà dell’immaginazione. Solamente dirò
che qualunque o fra gli antichi o fra’ moder-
ni conobbe meglio e sentì più forte e più
dentro al cuor suo la nullità d’ogni cosa e
l’efficacia del vero, non solamente non pro-
curò che gli altri si riducessero in questa sua
condizione, ma fece ogni sforzo di nascon-