B26 ELEGIA II p. 31
22 Ahi ahi, chi l’avria detto? appena il credo:
23 Quel ch’io la notte e ’l dì pregar soleva
24 E sospirar, m’è dato, e morte chiedo.
25 Quanto sperar, quanto gioir mi leva
26 E spegne un punto sol! com’egli è scuro
27 Questo dì che sì vago io mi fingeva!
28 Amore, io ti credetti assai men duro
29 Allor che desiai quel che m’ha fatto
30 Miser fra quanti mai saranno o furo.
31 Già t’ebbi in seno; ed in error m’ha tratto
32 La rimembranza: indarno oggi mi pento,
33 E meco indarno e teco, amor, combatto.
34 Ma lieve a comportar quello ch’io sento
35 Fora, sol ch’anco un poco io di quel volto
36 Dissetar mi potessi a mio talento.
37 Ora il più rivederla oggi m’è tolto,
38 Ella si parte; e m’ha per sempre un giorno
39 In miseria amarissima sepolto.
40 Intanto io grido, e qui vagando intorno,
41 Invan la pioggia invoco e la tempesta
42 Acciò che la ritenga al mio soggiorno.
43 Pure il vento muggia ne la foresta,
44 E muggia tra le nubi il tuono errante,
45 In sul dì, poi che l'alba erasi desta.