F31 VII. ‖ ALLA PRIMAVERA, ‖ O ‖ DELLE FAVOLE ANTICHE. p. 67

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39     Vissero i fiori e l'erbe,
40 Vissero i boschi un dì. Conscie le molli
41 Aure, le nubi e la titania lampa
42 Fur de l'umana gente, allor che ignuda
43 Te per le piagge e i colli,
44 Ciprigna luce, a la deserta notte
45 Con gli occhi intenti il viator seguendo,
46 Te compagna a la via, te de' mortali
47 Pensosa immaginò. Che se gl'impuri
48 Cittadini consorzi e le fatali
49 Ire fuggendo e l'onte,
50 Gl'ispidi tronchi al petto altri ne l'ime
51 Selve remoto accolse,
52 Viva fiamma agitar l'esangui vene,
53 Spirar le foglie, e palpitar segreta
54 Nel doloroso amplesso
55 Dafne o la mesta Filli o di Climene
56 Pianger credè la sconsolata prole
57 Quel che sommerse in Eridano il sole.

58     Nè de l'umano affanno,
59 Rigide balze, i luttuosi accenti
60 Voi negletti ferìr mentre le vostre
61 Paurose latebre Eco solinga,
62 Non vano error de' venti,