F31 XX. ‖ LE RICORDANZE. p. 140

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69 Ampie fenestre sibilando il vento,
70 Rimbombaro i sollazzi e le festose
71 Mie voci al tempo che l’acerbo, indegno
72 Mistero de le cose a noi si mostra
73 Pien di dolcezza; indelibata, intera
74 Il garzoncel, come inesperto amante,
75 La sua vita ingannevole vagheggia,
76 E celeste beltà fingendo ammira.
77     O speranze, speranze; ameni inganni
78 De la mia prima età! sempre, parlando,
79 Ritorno a voi; chè per andar di tempo,
80 Per variar d’affetti e di pensieri,
81 Obbliarvi non so. Fantasmi, intendo,
82 Son la gloria e l’onor: diletti e beni
83 Mero desio: non ha la vita un frutto;
84 Inutile miseria. E sebben vòti
85 Son gli anni miei, sebben deserto, oscuro
86 Il mio stato mortal, poco mi toglie
87 La fortuna, ben veggo. Ahi, ma qualvolta
88 A voi ripenso, o mie speranze antiche,
89 Ed a quel caro immaginar mio primo;
90 Indi riguardo il viver mio sì vile
91 E sì dolente, e che la morte è quello
92 Che di cotanta speme oggi m’avanza;
93 Sento serrarmi il cor, sento ch’al tutto