F31 XX. ‖ LE RICORDANZE. p. 142

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119     Chi rimembrar vi può senza sospiri,
120 O primo tempo giovanile, o giorni
121 Vezzosi, inenarrabili, allor quando
122 Al rapito mortal primieramente
123 Sorridon le donzelle; a gara intorno
124 Ogni cosa sorride; invidia tace,
125 Non desta ancora ovver benigna; e quasi
126 (Inusitata meraviglia!) il mondo
127 La destra soccorrevole gli porge,
128 Scusa gli errori suoi, festeggia il novo
129 Suo venir ne la vita, ed inchinando
130 Mostra che per signor l’accolga e chiami?
131 Fugaci giorni! a somigliar d’un lampo
132 Son dileguati. E qual mortale ignaro
133 Di sventura esser può, se a lui già scorsa
134 Quella vaga stagion, se il suo buon tempo,
135 Se giovanezza, ahi giovanezza, è spenta?
136     O Nerina! e di te forse non odo
137 Questi luoghi parlar? caduta forse
138 Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita,
139 Che qui sola di te la ricordanza
140 Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede
141 Questa Terra natal: quella finestra,
142 Ond’eri usata favellarmi, e dove
143 Mesto riluce de le stelle il raggio,