M17 Inno a Nettuno d'incerto autore p. 15

Da wikileopardi.

p. 14 ← → p. 16

MI1715.jpg


    È noto che gli antichi teneano Nettuno per Dio non solo del
mare, ma anche dei cavalli, dei cavalieri e dell’arte equestre,
della quale Sofocle, Pausania nel libro VII e, a quel che sem-
bra, il nostro poeta lo fanno inventore. Panfo Ateniese, antichis-
simo scrittor d’Inni, lo chiama presso Pausania ἵππων δοτῆρα =
dator dei cavalli =; e Pindaro nell’Ode Olimpica XIII, Δαμαῖον
πατέρα = Padre domatore =, e nella quarta Pitica, Ἵππαρχον, che
è quanto dire, Principe de’ cavalli, o de’ cavalieri. Omero finge
che Nettuno donasse a Peleo i cavalli che poi furono di Achille.
Nestore nel libro XXIII della Iliade dice ad Antiloco:

      Ἀντίλοχ᾽, ἤτοι μέν σε νέον περ ἐόντ᾽ ἐφίλησαν
      Ζεύς τε Ποσειδάον τε, καὶ ἱπποσύνας ἐδίδαξαν
      Παντοίιας
                                                = Alcerto
      Benchè garzon sii tu, Giove e Nettuno,
      Antiloco, t’amaro, e l’arti equestri
      T’insegnar tutte =.

E Menelao nello stesso libro, finito il combattimento equestre,
impone ad Antiloco che giuri per Nettuno. Pindaro nella prima
Ode Olimpica dice che Nettuno

      Ἔδωκεν δίφρον χρύδεον, ἐν πτεροῖ-
      Σίν τ᾽ ἀκάμαντας ἵππους
                        = Un cocchio d’oro a lui
      E cavalli donò d’ali indefesse =,

parlando di Pelope: e nel fine dell’Ode quinta chiama Ποσειδανίους
= Nettunii = i cavalli di Psaumide Camarineo, vincitore Olim-
pico. Si volle ancora che alcuni cavalli fossero della razza di
Nettuno.

      = Quamvis saepe fuga versos ille egerit hostes,
      Et patriam Epirum referat fortesque Mycenas,
      Neptunique ipsa deducat origine gentem: =

dice Virgilio di un cavallo nel libro III delle Georgiche. Stazio
nel sesto della Tebaide canta del cavallo di Adrasto:

      = Ducitur ante omnes rutilae manifestus Arion
      Igne jubae. Neptunus equo, si certa priorum
      Fama, pater: primus teneris laesisse lupatis
      Ora, et littoreo domitasse in pulvere fertur
      Verberibus parcens, etenim insatiatus eundi
      Ardor, et hiberno par incostantia ponto.
      Saepe per Jonium Libycumque natantibus ire
      Interjunctus equis, omnesque assuetus in oras
      Caeruleum deferre patrem. Stupuere relicta
      Nubila: certantes Eurique Notique sequuntur =.