M17 Inno a Nettuno d'incerto autore p. 17

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    (10)                                     O Menalippe
            Alto-succinta.

    Clemente Alessandrino, Esortazione ai Gentili: Κάλει μοι τὸν
Ποσειδῶ καὶ τὸν χορὸν τὸν διεφθαρμένον ὑπ᾽ αὐτοῦ, τὴν Ἀμφιτρίτην, τὴν Ἀμυμώνην,
τὴν Ἀλόπεν, τὴν Μεναλίππην, τὴν ᾽Αλκυόνεν, τὴν Ἱπποθόην, τὴν Χιόνεν, τὰς ἄλλας
τὰς μυρίας = Chiamami qua Nettuno e la schiera violata da lui,
Anfitrite, Amimone, Alope, Menalippe, Alcione, Ippotoe,
Chione, e le altre innumerevoli =. Arnobio, Contra le Nazioni
libro IV: = Numquid enim a nobis arguitur rex maris, Amphitritas,
Hippothoas, Amymonas, Menalippas, Alcyonas per furiosae cupidi-
tatis ardorem, castimoniae virginitate privasse?= Giulio Firmico, Del-
l’Errore delle religioni profane, capo 13: = Quis Amymonem, quis
Alopen, quis Menalippen, quis Chionem Hippothoenque corrupit? Nempe
Deus vester haec fecisse memoratur =. Possono vedersi S. Teofilo,
Ad Autolico libro II, capo 7. S. Giustino, Orazione ai Greci
capo II. S. Cirillo, Contra Giuliano libro VI. Taluno credea che
il vero nome della fanciulla fosse Melanippe. Ma anche il Codice
di quest’Inno ha Menalippe.

    (11)                                     O Alòpe.

    Si veggano i passi di Clemente Alessandrino e di Giulio Fir-
mico nella nota precedente, e S. Cirillo nel luogo quivi citato.

    (12)                                     O Calliròe
            Di rosee guance.

    Calliroe, una delle figlie dell’Oceano e di Teti, è ricordata
da molti scrittori antichi, ma nessuno, che io sappia, tranne il
nostro poeta, ne fa avvisati che amolla Nettuno.

    (13)                                     O la leggiadra Alcione,
            O Ippotoe.

    È da vedere la nota 10.

    (14)                                     O Mecionìce.

    Esiodo nello Scudo d’Ercole, e l’antico Comentatore di
Pindaro nelle note alla quarta Ode Pitica, scrivono che Eufemo,
uno degli Argonauti, figlio di Nettuno, fu partorito da Mecionice.
Pindaro però nell’Ode medesima dice che Eufemo fu messo al
mondo da Europa, figlia di Tizio, sulle rive del Cefiso. Notisi
che Mecionice è detta figlia di Eurota, e che Pindaro chiama
Europa la madre di Eufemo.

    (15)                                     O di Pitteo
            La figlia, Etra occhi-nera.

    Madre di Teseo. Veggasi appresso la nota 26.