M17 Inno a Nettuno d'incerto autore p. 24

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            = Sacra mari colitur medio gratissima tellus
                Nereidum matri et Neptuno Aegaeo =.

  Licofrone, verso 135, chiama Nettuno, Αἰγαιῶνα, e Pindaro,
Ode Nemea V, verso 68 e seguente, dice che egli soventi volte
recavasi all’Istmo, Αἰγᾶθεν = da Ega =. Veggansi il passo di
Stazio nella nota 56, Omero, Iliade, libro XIII, verso 20 e
seguenti, e Odissea, libro V, verso 381, l’Inno a Nettuno ascritto
al poeta stesso verso 3, Strabone, libro VIII e IX, e Stefano il
Geografo.

    (53)                             E Cinade.

  Esichio, voce Κυνάδης.

    (54)                                     E Fitalmio.

  Il significato del nome Φυτάλμιος = Fitalmio = non è abba-
stanza certo. Esichio dice esser questo un epiteto di Giove
τοῦ ζωογόνου, cioè, Penetratore di animali, da che potrebbe argo-
mentarsi che questo nome non fosse diverso da quello di Γενέθλιος
che io poco sopra in quest’Inno ho renduto = Natalizio =. Ma
che cotesti siano due nomi differenti apparisce sì da quest’Inno
medesimo, come da Plutarco che nelle Simposiache, libro V,
Quistione 3, riferisce il nome Fitalmio non agli animali a cui
appartiene l’altro, Natalizio, ma alle piante; ed è superfluo l’os-
servare che φυτόν in effetto vale = pianta =.

    (55) Io dirotti Asfaleo, poi che salute
           Tu rechi a’ naviganti.

  Antico Comentatore di Aristofane, note agli Acarnesi:
Ἀσφάλειος Ποσειδῶν παρὰ Ἀθηναίοις τιμᾶται, ἵνα ἀσφαλῶς πλέωσιν = A Nettuno
Asfaleo rendon culto gli Ateniesi, a fine di navigare alla sicura =.
Strabone, libro I, parla di un tempio Ποσειδῶνος Ἀσφαλίου = di Net-
tuno Asfaleo = o = Asfalio = alzato in certa isola da quei di
Rodi. Veggansi il luogo di Suida nella nota che segue; Macro-
bio, Saturnali libro I, capo 17; ed Eustazio, Comento al primo
della Iliade, verso 36 e al quinto, verso 344 e seguenti. Ἀσφάλεια
vale = sicurtà =.

    (56) Che Tenaro.

  Comentator greco di Tucidide, note al libro I: Ταίναρον, ἀκρο-
τήριον Λακωνικῆς, ἱερὸν Ποσειδῶνος = Tenaro, promontorio di Laconia
e tempio di Nettuno =. Aristofane, Acarnesi:

                Ὁ Ποσειδῶν, οὑπὶ Ταινάρῳ θεός
            = Nettuno, il Dio che in Tenaro s’onora =.